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IL CASO DI CLAIRE CHE LAVORA SU SE STESSA

Picture
Madre e figlio - Idolo di Cipro in terracotta
(Museo del Louvre - 2000 A.C. ca
.)
COME HO UTILIZZATO MATRIX BIRTH REIMPRINTING SU DI ME PER ULTIMARE QUESTO SITO
La preparazione di questo sito è stata lunga. Doveva essere tutto pronto velocemente, ma mesi dopo ero ancora indecisa su tante cose.  Mi chiedevo il perché di tanta procrastinazione. Il materiale non era perfetto sicuramente - potevo dire le cose in modo migliore, più conciso, più stimolante, più profondo, ma che cos' altro si celava dietro questo blocco che mi pareva più emozionale che razionale? 

Dovetti ammettere che avevo una profonda paura, paura di mandare il mio messaggio al mondo, di essere giudicata (prima di tutto da me stessa ) e di rischiare al meglio disinteresse, al peggio il rifiuto – la mia tematica dalla nascita. 

​Ecco cosa mi bloccava! La paura di mostrarmi al mondo - di nascere! Pubblicare questo sito oggi vuol dire nascere ancora, uscire fuori, questa volta con la mia nuova professione, e dire a tutti - Eccomi..sono questa, e sono qui!
Sorvolo per il momento sulle circostanze del mio concepimento, vita intrauterina e nascita – niente di tanto drammatico da un punto di vista adulto, ma devastante per quel piccolo e vulnerabile feto, che terrorizzato aveva puntato la testa nella direzione opposta a quella dell'uscita, tirato fuori alla fine con i piedi per primo (parto podalico) e tenuto poi lontano dalla madre tranne per le poppate ad orario, per ben due settimane di regime ospedaliere.

Mia sorella più grande è rimasta malissimo quando dopo due settimane di assenza i genitori mi portarono a casa, regolandole una bambola. Quella notte è caduta dal letto, ha detto alla bambola "Non c'è più posto qui per noi.." , crescendo si è sempre tenuta piuttosto distante e a 21 anni è andata a vivere a lungo in Africa. 

Se volevo completare il mio sito era necessario rivivere quella nascita in modo più sereno e fortificante.

Ecco una descrizione abbreviata del processo che ho vissuto, usando su di me la tecnica di MATRIX BIRTH REIMPRINTING, dove ho incontrato me stessa come feto, ho identificato le sue paure, riducendole con EFT, ho riconosciuto le credenze 'negative' che aveva già formulato su di sé e sul suo valore,  ho capito di cosa aveva bisogno per nascere serenamente e ho potuto fornirgli quelle cose visto che nella Matrice le risorse e le possibilità sono senza limite alcuno. Insieme abbiamo creato le condizioni per la nascita più felice e sana immaginabile.

Immaginate una situazione molto seria e triste? Vi sorprenderanno invece vari momenti proprio divertenti!

Quello che leggerete è la mia esperienza spontanea di questo processo, in cui gli eventi si seguono senza nessuna direttiva consapevole da parte mia. Con questo metodo tutto si evolve da sé, nella MATRICE cioè dove tutto è Possibile!
​LA MIA RINASCITA

Chiudo gli occhi e nella mia mente entro nell’utero della mamma. Vedo me stessa piccolissima nel sacco amniotico. Mi presento, chiedo a me stessa piccola come sta ed ascolto attentamente le sue risposte senza imporre supposizioni mie.  La tranquillizzo, toccando i suoi punti EFT per ridurre il suo terrore di non trovare l’uscita e di non essere accolta, né dalla mamma né dalla sorella. Ha tanta paura di rimanere sola e isolata, in ultima analisi di morire. Si sente rifiutata e non vuole uscire.
io adulta chiedo al mio feto:
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 D: Dove senti tutta questa paura nel tuo corpicino?                                                                                                       
R: Davanti, da una spalla all’altra, e nel cuore
.

Faccio un lavoro con 
EFT su queste forti paure nelle sue spalle e nel cuore, sentendolo gradualmente calmarsi ed aprirsi. Ad un certo punto comincia addirittura a ridere - mi dice che le sto facendo solletico quando tocco i punti!

D. Sei pronta a nascere adesso?                                                                                                                              
R. No!
                                                                                                                                                                     
D.Di cosa hai bisogno per poter nascere tranquillamente?                                                                                                     
R. Di vedere aprire il buco per l’uscita, di sentire che mia sorella e la mamma mi vogliono
.                                                 

Sempre con gli occhi interiori saluto la piccola vado a spiegare la situazione alla mamma.  Mi dice che per aprire l’utero ha bisogno di tranquillità economica. Ad un certo punto sentiamo il suono di monete che arrivano in un salvadanaio metallico nella stanza – sono mille euro per ogni mese - per un anno!

La mamma si rilassa. Adesso ha bisogno che suo marito le stia vicino, anche se sa che lui si annoia e si spaventa.
Papà entra nell’immagine, la mamma gli spiega tutto e lui accetta, anzi ascolta le sue richieste e si dà da fare.  
Picture
Claire e sua sorella qualche anno dopo in un dipinto del loro padre
Adesso tocca alla sorellina. Vado da lei e la trovo molto arrabbiata con i genitori che l’hanno lasciata, da giorni ormai, con una signora che neanche conosce! Faccio EFT su questa rabbia finché non la sento più rilassata.

D:Di che cosa hai bisogno adesso?                                                                                                                            
​R: Di un cavallo di stoffa che sta qui a letto vicino a me e mi coccoli….e poi che la mamma mi prometta di amarmi lo stesso anche quando nascerà il bambino…..e poi che papà mi porti a giocare con lui quando la mamma dovrà stare con il piccolo
…. E voglio una bambola…
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Nella Matrice non ci sono limiti e tutto si può realizzare in un batter d’occhio. La sorellina si addormenta appagata e tranquilla, abbracciata ai suoi pupazzi mentre io (Claire grande di oggi) vado a riferire le sue richieste alla mamma. ​​
​
La mamma si commuove e la chiama, così che raggiunge mamma e papà nella sala parto. Lascio tutti e tre abbracciati e contenti, uniti in attesa della nascita, e ritorno al mio ECHO, me stessa piccola ancora nell’utero.  E’ molto diversa adesso, ha proprio voglia di nascere, ma prima mi chiede di dire al medico di abbassare le luci in sala parto e di farla stare sul petto della mamma tutto il tempo necessario prima di tagliare il cordone ombelicale.  (
Si vede che questo feto ha già letto il libro di Sharon King! )

Riferisco al medico, che subito fa portare la sua cena in sala parto, in modo che possa mangiare adesso e poi aspettare con calma che il processo di bonding ( connessione profonda ) tra madre e figlio sia completo. 

A questo punto ci sono anche i cugini più grandi che vogliono essere presenti. Gli zii sono già tutti là in sala parto e cominciano a parlare in modo animato. La signora delle pulizie di mia mamma mi vede (Claire grande di oggi): mi avverte che sta andando a preparare la casa, a farla tutta carina per l'arrivo del neonato. La sorellina dice che anche lei vuole andare a casa con papà per creare un nido sicuro per il bambino. (A quell'epoca non si poteva sapere il sesso del nascituro in anticipo). Io, Claire grande, lascio la sala parto piena di queste presenze familiari entusiaste, e torno per l’ultima volta a me stessa piccola in grembo per vedere come sta e se ha bisogno di altro.

La piccola ormai ha proprio voglia di uscire. L’uscita si è aperta e lei mette la testa nella direzione giusta. Mi unisco a lei in questo bel momento, cioè divento proprio lei. Vedo una luce abbassata alla fine del tunnel, sento i toni abbassati di voci felici che mi aspettano, vado giù facilmente ed ecco papà che mi prende e mi mette sul petto della mamma, dove la prima cosa che faccio è fissarla profondamente negli occhi ricevendo il suo lungo sguardo amorevole .

Questo è il momento del Bonding, la connessione profonda e multi-sensoriale con la mamma. Mi soffermo su tutti i miei sensi - prendendo nota di quello che vedo, dei suoni e delle parole che sento, degli odori e dei sapori, delle sensazioni corporee e dello stato emozionale che provo come bambina appena nata. 

Esco dalla scena e la osservo. Questa è l'immagine da ristampare nella Matrice, dove secondo 'la nuova scienza' sarebbero conservati tutti i nostri ricordi, con le antenne delle nostre cellule della memoria che li vanno a pescare lì. C'è un gran senso di pace e unità nella scena, che immagino come un quadro con una cornice verde attorno.  

Faccio entrare nel mio cervello attraverso la fontanella quest’immagine verde di pace e unità familiare - presentandola ai neuroni del mio cervello:-

Ecco, questa è la mia nuova realtà…nasco desiderata, accolta ed amata così....


Mando l'immagine nel cuore, dove cresce in ampiezza e brillantezza di colore, da lì la mando in tutte le cellule del corpo, che si aprono felicemente per accoglierla. Finalmente la lancio fuori con forza nell'Universo.

Prima di aprire gli occhi ritorno un’attimo dalla piccola Claire per salutarla e per ringraziarla di aver tenuto per me tutta quella paura, in tanti anni, pensando ( erroneamente, anche se ben intenzionata ) di proteggermi dal dolore di non sentirmi voluta.
Le chiedo cosa crede adesso su di sé. Si sente ancora rifiutata?

R: NO!! Tutti mi aspettaNO! Mi sento amata, mi sento desiderata, mi sento una parte importante della mia famiglia.

Ritorno al sito. Arrivo lettori - adesso so che mi state aspettando!!

NOTE :
1) Il feto di Claire si sentiva rifiutato perché la mamma non voleva rimanere incinta in quel momento difficile del dopoguerra, soprattutto per preoccupazioni economiche. Inoltre, aveva già una figlia femmina con cui aveva un rapporto molto stretto e nel caso di un secondo figlio avrebbe tanto voluto un maschio. Dell'atteggiamento della madre nei suoi confronti il feto è pienamente consapevole: ha una memoria emozionale e ad un certo livello 'sa' quello che sta succedendo, già dal momento del concepimento. Nascere in modo non pianificato o non desiderato, per di più del sesso 'sbagliato' , può avere un  effetto notevole sull'abilità della persona di credere in sé e nel proprio valore.

La bellezza di MBR è che si può rimediare a tutto questo. 

2)  Per le mamme in attesa è possibile usare questo processo per visitare il bambino in grembo, rassicurarlo su qualsiasi disagio che possa aver vissuto nel momento della concezione o condiviso con la madre durante la gestazione. Si può anche visualizzare una sua nascita futura, sana ed armoniosa in ogni particolare, ‘ristampando’ anche questo evento futuro nella Matrice. Ci sono dei casi riportati nel libro di Sharon, in cui la nascita vera raccontata dalla madre dopo l'evento, somiglia esattamente a quella fatta nella matrice prima del parto ( vedere la pagina 2 Casi di Sharon)


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